La mia vita al tempo del coronavirus - di Maria Pia Larosa classe 2G

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mariapialarosa
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Iscritto il: 01/04/2020, 13:08

La mia vita al tempo del coronavirus - di Maria Pia Larosa classe 2G

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“La mia vita al tempo del coronavirus”
Lo sappiamo tutti, lo stiamo vivendo giorno dopo giorno dall'inizio del mese di marzo: telegiornali, servizi televisivi, forum, incontri, tutti riservati solo allo stesso argomento.
La mia mente risulta assiduamente bombardata da tante notizie che riguardano la questione coronavirus, frutto di preoccupazione per tutti e condanna per quelli che purtroppo non potranno assistere alla fine di questa pandemia. Sì, il coronavirus, conosciuto come COVID-19, sta mettendo in ginocchio l’intero globo; questa nuova forma di virus non era mai stata osservata dall'uomo, ed è stata segnalata per la prima volta nel 2019 nella città cinese di Wuhan dalla quale si è diffusa l’epidemia.
Da quando è apparsa “la bestia”, ho capito che esso provoca sintomi analoghi a quelli di una normale influenza ma è subdolo perché potrebbe evolversi in gravi polmoniti, rivelatesi per molte persone soprattutto anziane, letali.
L’epidemia dalla Cina, è arrivata nel territorio italiano, in quello spagnolo, francese, tedesco o indiano, e avanza inevitabilmente contagiando sempre più persone. Una pandemia.
Questa urgenza ha provocato un completo stallo nella vita quotidiana di ognuno di noi che in questo momento ci ritroviamo chiusi in casa, col divieto di uscire se non per motivi necessari, al fine di collaborare e fare la nostra parte nel tentativo di fermare la diffusione del virus.
Ma dopo tutto quello che le informazioni ci riservano, dopo tutte le polemiche sulle origini del virus, ci siamo fatti una nostra idea? Io sì. Sostengo che purtroppo cittadini e autorità tutte, all'inizio, abbiano sottovalutato la gravità di questo pericolo perché non hanno preso immediatamente le adeguate misure di precauzione. Eppure si avevano già notizie provenienti dalla Cina, quando l’Italia non era ancora stata toccata dall'epidemia. Ma da dove proviene esattamente il virus? Molti ipotizzano che sia frutto di alcune mutazioni avvenute in laboratorio, mentre ricercatori cinesi ne studiavano le caratteristiche su alcuni pipistrelli. Infatti due biologi cinesi affermano che “le possibili origini del coronavirus 2019-nCoV potrebbero avere come causa gli animali infetti tenuti in laboratorio dal centro per il controllo delle malattie di Wuhan, tra cui 605 pipistrelli" (fonte pubblicata a febbraio 2020 sul sito AKADNKRONOS). Altri dicono che, nonostante questo virus sia presente in alcuni tipi di animali, come i pipistrelli, il passaggio da animale a uomo non è sufficiente per sviluppare la malattia, in quanto il virus presente negli animali deve possedere specifiche caratteristiche perché possa attaccare il sistema dell’uomo.
Ma più che sulle origini del male, la nostra attenzione, come quella di tutto il mondo, è giustamente focalizzata sul trovare un rimedio a questa pandemia e a sperare che le misure drastiche di restrizione attuate nella penisola possano dare i loro frutti.
A mio parere il mondo sta provando ad affrontare, non senza timore, la sfida più difficile dal dopoguerra fino ad oggi, persino il numero dei morti da Covid-19 si dice abbia superato quello della seconda guerra mondiale. Fino ad oggi non è stata trovata alcuna cura, ed esperti ricercatori continuano a sperimentare farmaci e a cercare di trovare il vaccino adatto per porre fine alla pandemia. Tutto ciò, dicono i medici, non potrà avvenire se non prima di un anno. Penso che a noi cittadini non resta che mantenere la calma e seguire tutte le direttive date dal governo. Certo, non è più una bella vita per nessuno: a me manca la scuola, i compagni, i professori, gli amici, mi manca la mia vita, completamente stravolta da questo invasore. Credo, però, che l’isolamento sia il modo migliore per uscire al più presto da questo triste tempo da incubo dal quale mi sveglierò, ci sveglieremo e la vita tornerà ad avere un sapore meraviglioso.

Maria Pia Larosa

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