CARA SCUOLA... - di Diego Russo classe 5E

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Diego Russo
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Iscritto il: 22/04/2020, 8:58

CARA SCUOLA... - di Diego Russo classe 5E

Messaggio da Diego Russo »

Cara Scuola,
mi manchi tantissimo, mi mancano i miei insegnanti, i miei compagni di classe, il mio banco, la mia corsa per inseguire tutti i miei obiettivi, quell'adrenalina che solo tu scuola sai dare. Mi mancano tutti quei programmi che avevo fissato con te per il mio futuro e che, per via del Coronavirus, sembrano saltati tutti. Tutto questo fa capire come nella vita, nel nostro mondo, basti solo poco perché le cose si trasformino radicalmente e rapidamente, quasi sempre per colpa nostra. Mi ricordo ancora l'ultimo giorno di scuola, mercoledì 4 marzo 2020: appena ritornato a casa, nel primo pomeriggio, i miei genitori mi informarono sulla chiusura della scuola. Io non ci volevo credere. I giorni a seguire, in tutti i telegiornali, si parlava di questo virus che all'inizio sembrava fosse così lontano da noi, ma poi è arrivato in modo veloce nelle nostre regioni del Nord Italia, dove inizialmente le fabbriche, gli uffici e le scuole sono stati chiusi, e ancora non avrei mai pensato che il virus potesse arrivare così in fretta anche nella nostra Calabria.
C'è da dire che, pur rimanendo ognuno a casa propria, senza poterci recare a scuola, il lavoro da svolgere per noi ragazzi è sempre lo stesso. Ciò è stato reso possibile dalle svariate forme di comunicazione digitale e dalle diverse piattaforme che ci consentono di restare in contatto con i nostri professori e con i nostri amici, parenti, conoscenti ed altre persone importanti ma lontane. Comunque c'è da dire che restando rinchiuso in casa, recluso oserei dire, sto riuscendo lo stesso ad imparare molte cose e soprattutto ad apprezzarne altre. Ad esempio, ho la fortuna di abitare in una casa piuttosto grande, insieme a molti dei miei familiari e con il mio adorato cane Kyra. Ritengo sia una grande fortuna vivere insieme a loro, potendo discutere di qualsiasi argomento, e in particolare del famigerato COVID-19, oggi argomento obbligato, in tutti i momenti della giornata. Comunque ormai è da oltre un mese che si resta in casa; io ci ho fatto l'abitudine, e come me tutti si sono dovuti abituare a rispettare questo isolamento forzato. Non è poi così complicato rispettare questa semplice regola, anche se devo ammettere che per chi abita lontano dai propri cari, oppure si trova da solo in casa perché ha i familiari che vivono lontani, tutto questo potrebbe rivelarsi molto penoso.
Se dovessi analizzare le differenze tra la “normale” scuola e la didattica a distanza, con la situazione attuale, direi che chi vuole impegnarsi lo può ancora fare, come già faceva a scuola: su questo non c'è alcun dubbio. Però è normale che ci siano delle criticità: chi mai se lo sarebbe aspettato di finire l'anno partecipando a delle videolezioni con i propri professori? Però questa è la realtà che stiamo vivendo e alla quale ci dobbiamo adattare dimostrando così la nostra maturità. Studiando la storia italiana mi sono reso conto che la didattica a distanza non è poi una cosa così rivoluzionaria, perché ci fu una iniziativa molto simile non tanto tempo fa, tramite la televisione. Precisamente negli anni '60, il famoso maestro Alberto Manzi, attraverso la TV pubblica di allora, svolse un'importante funzione culturale, che permise la prima alfabetizzazione di tantissimi italiani. Oggi la maggior parte degli insegnanti di tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, in questa difficile situazione, si stanno dimostrando attivissimi nel supportare noi studenti in qualsiasi nostra situazione e richiesta, riuscendo anche a mantenere desta la nostra attenzione, ed è per questo che dovremo ringraziarli moltissimo. C'è da dire anche che, per via di questa quarantena, sono riuscito ad apprezzare maggiormente l'aria di casa, che prima vivevo in maniera diversa per via del ritmo frenetico che si teneva. Casa, scuola, doposcuola, tutti impegni che non mi lasciavano molto altro tempo libero. Ora sono riuscito anche ad avvicinarmi di più a mia nonna e questo fatto la sta rendendo molto felice, perché prima ci vedevamo poco mentre adesso possiamo trascorrere molto più tempo insieme, e lei ne approfitta per narrarmi le sue esperienze e i suoi ricordi, mostrandomi tutte le vecchie fotografie di famiglia e riempendomi di consigli dai quali c'è sempre da imparare. In questo senso la quarantena mi ha portato anche qualche vantaggio, nel darmi la possibilità di stare più a contatto con i miei familiari.
È stato anche molto emozionante il fatto che in queste settimane una nostra cara amica di famiglia abbia partorito una bellissima bambina, proprio in questo momento così drammatico. È da settimane che sto quasi sempre in pigiama, che non infilo mai le scarpe e che non metto praticamente il naso fuori di casa. Mi manca molto camminare, fare le mie solite passeggiate a passo sostenuto per andare a scuola e per rincorrere i miei impegni. Purtroppo non sto facendo nessun'altra attività fisica, ma la mia adorata Kyra mi sollecita sempre a giocare, correre, saltare qua e là per la casa, e quindi a stare in movimento grazie alla sua costante giocosità e allegria. Ringrazio molto mia mamma che mi permette sempre di avere tutto ciò di cui ho bisogno, ma in particolare per le innumerevoli leccornie e golosità che mi prepara e mi fa gustare tutti i giorni, e il mio papà, per esserci sempre nei momenti in cui ho qualsiasi dubbio o perplessità riguardo le cose della scuola o sulle novità riguardanti l'evolversi della situazione. Mi ritengo molto fortunato, rispetto a chi non ha avuto questa possibilità, per aver trascorso le vacanze pasquali con buona parte dei miei familiari, cosa non possibile a tutti in questo strano periodo. Sono quotidianamente attratto dalle notizie su Internet e in televisione, ascoltando le tante di persone che esprimono i loro pareri, che raccontano le loro esperienze, che manifestano le loro preoccupazioni legate a questa situazione.
Peraltro non posso non pensare con dolore a tutte le persone ammalate e poi morte per via del crudele COVID-19 e alle loro sfortunate famiglie, così come mi dispiace molto per tutte quelle famiglie che la quarantena ha diviso. Ogni giorno rivolgo un ringraziamento infinito a tutti quei medici, infermieri e altri operatori sanitari che da mesi stanno sacrificando la loro vita privata mettendo tutta la loro passione e dedizione pur di salvare la vita di tante persone, e rischiando quotidianamente la loro vita.
E' utile la consapevolezza che i molti sacrifici che stiamo facendo per far cessare questa pandemia sono assolutamente necessari per farci presto tornare alla normalità. Grazie al nostro impegno, e riuscendo a mantenerlo costante, ce la faremo, tutti insieme, e veramente "ANDRÀ TUTTO BENE”. Voglio concludere questa lettera citando una frase molto rappresentativa di questo nostro periodo storico: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla” (Martin Luther King Jr.).
Diego Russo
P.S. Non smetterò mai di ringraziare i miei insegnanti, per tutto il loro lavoro. Si tratta di un impegno importantissimo e che non dimenticherò. Ringrazio anche il mio Preside, che ha permesso a noi tutti, con questa iniziativa, di esprimere le nostre emozioni, le esperienze ed i nostri pensieri. Rivolgo infine un pensiero affettuoso a tutte le persone a me care ed anche a tutti coloro che si stanno spendendo quotidianamente per farci uscire da questo tunnel.

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